libertinismo in pillole

Quando palazzo Ruzzini era un covo di libertini

libertinismo in pillole

Quando palazzo Ruzzini era un covo di libertini

Qual è l’angolo più libertino di Venezia? Qualche luogo legato alla prostituzione o al famigerato Casanova? Macché! 

A palazzo Loredan Ruzzini Priuli (oggi noto come Palazzo Ruzzini), elegantissimo edificio costruito a cavallo tra il Rinascimento e il Barocco in campo Santa Maria Formosa si riuniva l’Accademia degli Incogniti di Giovan Francesco Loredan, un circolo di nobili e Letterati che ebbe tra l’altro un ruolo fondamentale per lo sviluppo del romanzo e del teatro musicale (vi facevano parte Badoer e Busunello, librettisti per Monteverdi). Ma a noi interessa perché fu filosoficamente il ponte tra Venezia e il Naturalismo di Cesare Cremonini (sic), professore in quegli anni a Padova. Suo è il motto dei libertini: “intus ut libet, foris ut moris est” ovvero nel privato fa ciò che ti piace, in pubblico adeguati ai costumi. E cosa piacesse fare agli Incogniti nella loro vita privata si può dedurlo senza fatica leggendo la “Retorica delle puttane” di Ferrante Pallavicino o “L’Alcibiade fanciullo a scola” di Antonio Rocco. Qualche idea?

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Scopri di più su Antonio Rocco e il suo Alcibiade nel tour dedicato alla storia dell’omosessualità nella Repubblica di Venezia

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